Sei anni fa ebbi un incidente col mio aeroplano nel deserto del Sahara. Qualche cosa si era rotta nel motore, e siccome non avevo con me né un meccanico, né dei passeggeri, mi accinsi da solo a cercare di riparare il guasto. Era una questione di vita o di morte, perché avevo acqua da bere soltanto per una settimana… Potete immaginare il mio stupore di essere svegliato all’alba da una strana vocetta:
“Mi disegni, per favore, una pecora?”… E fu così che feci la conoscenza del piccolo principe.»
A cinquant’anni dalla pubblicazione negli Stati Uniti del libro, Il Piccolo Principe è divenuto un long seller internazionale, un testo-chiave di formazione.
Antoine de Saint-Exupéry, il suo autore, era un aviatore e un umanista adorava volare e s’interessava agli uomini.
Qualche mese dopo l’apparizione del suo capolavoro, scomparve in aereo suk Mar Mediterraneo.
Ma la favola del ragazzino dai capelli d’oro continua.
Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano.)